Dove siamo
Ossana, 1000 metri di quota sul livello del mare, con Cusiano e Fucine è situata in vicinanza delle rinomate località turistiche del Passo del Tonale e di Marilleva, all'incrocio con la Val di Peio.
Sembra che il suo nome derivi dalle annotazioni latine del Primo Millennio, in cui veniva definita Vallis Sana et Maleti come dire Valle Sana e ricca di alberi di melo.
E’ un delizioso luogo, con l’alpestre tranquillità dei luoghi di montagna, di prati e di boschi che la circondano, lambita dai torrenti Noce e Vermigliana, ricca di attività artigianali, agricole e di allevamento. La chiesa pievana, dedicata a San Vigilio è la più antica dell’alta Val di Sole e fu eretta Ad Immemorabilis, tanto che la prima notizia scritta risale al 1183. Sorge a lato della pittoresca piazza del paese, da dove iniziano i prati orlati dal bosco, ed è fiancheggiata dall’alto campanile in stile romanico. L’interno, ad ampia navata unica, è ricco di opere d’arte con altari marmorei, statue ed affreschi di notevole fattura.
Il paese è caratterizzato dall'imponente Castello di San Michele che domina l'intera vallata. Dopo gli ultimi lavori di restauro terminati nel 2014, il castello è aperto al pubblico e nel corso dell'anno ospita eventi di diverso tipo. Nel periodo natalizio in occasione dell'evento "Presepi e Musica", per esempio, esso è il punto di partenza e di arrivo del percorso alla riscoperta di ben oltre 100 presepi artigianali posizionati nei punti più suggestivi del paese.
La frazione di Fucine risale al 1400 ed era sede di molte "officine" per la lavorazione del ferro. Durante la Grande Guerra fu anche sede del Comando Austriaco.
La frazione di Cusiano è nota per aver dato i natali a Ergisto Bezzi, superstite dei Mille di Garibaldi. Degna di nota la chiesa di S. Maria Maddalena, con gli affreschi del Baschenis. Tra le frazioni di Cusiano e Ossana, sul Colle Tomino, sorge la suggestiva chiesetta dedicata a Sant'Antonio, adiacente al cimitero comunale, al Monumento ai Caduti della Guerra e al Parco della Pace, antico Cimitero Austro-Ungarico.
Purtroppo nel dicembre del 1956 nei pressi del Monte Giner, ben visibile dalla distesa di Valpiana, avvenne una sciagura aerea che è ancora ricordata da un monumento composto dalle eliche del velivolo precipitato, situato sul sagrato proprio della chiesetta di Sant’Antonio.